Perdita di fatturato da chiusura forzata, concorrenza sleale da parte degli abusivi e un annuncio, mai ripreso né confermato dal Governo di riapertura a giugno. E, per finire, da una settimana, una sistematica operazione di proposta di acquisto di costosi macchinari e dispositivi di protezione individuali assolutamente non richiesti dalla legge ma presentati come indispensabili per la prosecuzione dell’attività da parte di fornitori, tanto abituali che nuovi.
Per fermare tutto ciò: riapertura il 18 maggio