Alla luce dell’emergenza COVID-19, in tema di manutenzione degli impianti segnaliamo che:
1) l’ARRR, l’Agenzia Regionale Recupero Risorse, ha adottato alcune disposizioni che trovate dettagliate nella circolare scaricabile qui.
In sintesi, ARRR chiarisce che per gli adeguamenti richiesti a seguito
di ispezioni eseguite prima dell’emergenza o delle indicazioni riportate
nel RCEE trasmesso sul SIERT e accertate dal personale dell’agenzia
occorre distinguere tra carenze che non arrecano immediato pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni e carenze che lo determinano (prescrizioni).
Nel primo caso (ad es. trattamento acqua, sistemi di regolazione, carenze di natura documentale), ARRR precisa che i termini indicati per l’adeguamento non sono da considerarsi perentori; pertanto non invierà al cittadino alcun sollecito alla scadenza.
Per le carenze che determinano un immediato pericolo (prescrizioni), invece, l’Agenzia opererà come sempre,
inviando la segnalazione al Comune e al cittadino. Se però le
operazioni necessarie al ripristino delle condizioni di sicurezza
dell’impianto richiedano interventi complessi, il cittadino può inviare
una richiesta di proroga motivata ai canali dell’Agenzia (mail, PEC,
raccomandata) accompagnata dal documento di identità nella quale siano
specificati il rispetto delle condizioni minime di sicurezza in attesa
dell’intervento (impianto attivato solo per acqua calda sanitaria ad
esempio).
ARRR informa inoltre che dal 16 al 25 marzo 2020 – salvo proroghe – le Sedi di ARRR rimarranno temporaneamente chiuse pur garantendo i servizi; le filiali sono raggiungibili dai manutentori ai recapiti indicati nella circolare.
Noterete che ARRR non dispone nulla a proposito dei termini per il caricamento del RCEE sul SIERT:
questo perché, come da chiarimento ricevuto via e-mail dalla referente
in Regione, si tratta di attività che può essere svolta in remoto e
dunque, al momento non stanno pensando a concedere proroghe.Tuttavia,
Regione e ARRR si sono dichiarati disponibili a valutare eventuali
difficoltà che doveste riscontrare nel garantire il caricamento nei
termini previsti.
Pertanto non esitate a segnalare problematiche di tale genere ai recapiti indicati nella circolare.
2) Disdetta interventi di manutenzione programmati per paura contagi: come tutelarsi?
CNA Installazione Impianti ha prodotto un documento, scaricabile qui,
con cui analizza lo scenario che sta verificandosi con sempre maggiore
frequenza e suggerisce ai manutentori come comportarsi in caso di
disdetta del cliente di interventi programmati.
Vista
la responsabilità civile e penale del “proprietario dell’impianto” che
non fa effettuare la manutenzione nei tempi indicati dall’impresa, nella
nota vi viene consigliato di far presente al proprietario che
disdice le conseguenze in cui può incorrere e, soprattutto, di
conservare ogni tipo di comunicazione (mail, whatsapp, etc.) intercorsa
con il cliente che rifiuta l’intervento.
Infine, alla luce del Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19
negli ambienti di lavoro sottoscritto sabato scorso da Governo e Parti
sociali che, come sapete, stabilisce che il datore di lavoro adotti una
serie di misure per tutelare la salute dei propri dipendenti, tantissimi
di voi ci stanno contattando chiedendoci dove e come trovare mascherine,
se CNA è in grado di dare indicazioni in proposito o come fare qualora
l’azienda non riesca a reperire i dispositivi di protezione da
distribuire al proprio personale.
Fermo restando che l’utilizzo
di DPI è richiesto laddove non sia possibile rispettare la distanza di
interpersonale di un metro (che è e rimane la principale misura di
contenimento), la questione è all’attenzione generale di CNA
ma, come potete capire, al momento non abbiamo risposte, anche perché
laddove si trovassero nuove forniture, quasi certamente i lotti
verrebbero destinati prioritariamente al personale medico ed
infermieristico.
Non resta
dunque che rispettare e far rispettare la distanza di sicurezza; in
proposito vi segnaliamo che il Viminale ha chiarito ieri, che a bordo
dei veicoli possono viaggiare al massimo 2 persone, una alla guida,
l’altra dietro, in quanto è richiesto di rispettare la distanza di un
metro anche all’interno dell’abitacolo).