La Regione Toscana con le associazioni di categoria e i sindacati hanno siglato il Patto per lo Sviluppo della Toscana, che presenta aspetti di grande interesse per l’artigianato e le PMI toscane.
CNA ha collaborato attivamente alla sua stesura e il forte coinvolgimento delle parti interessate ha consentito l’elaborazione collettiva del patto, che è stato quindi poi firmato con forte convinzione dalla nostra confederazione.
Tra i punti salienti e di maggiore rilevanza del patto
- accelerare lo sblocco dei cantieri delle grandi opere toscane;
- favorire l’accesso al credito per le piccole imprese;
- far crescere la dotazione di tecnologica, cognitiva e dimensionale delle piccole imprese;
- rafforzare il sistema di garanzia toscano, l’unico vero strumento in grado di tenere dentro il sistema credito tante piccole e medie imprese;
- revisionare dei criteri di accesso ai bandi.
Il Patto è stato illustrato durante un incontro organizzato da CNA Toscana, durante il quale è intervenuto anche il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha indicato il collegamento della Tirrenica, il porto di Livorno, quello di Piombino, lo sviluppo di Peretola e il sottoattraversamento Tav come alcune delle più importanti scommesse cui la Toscana deve puntare per il suo sviluppo.
Il Presidente ha poi portato testimonianza della concreta e immediata messa in atto degli obiettivi del Patto per lo Sviluppo, confermando che sono stati stanziati 60 milioni di fondi regionali sia per gli investimenti che per la liquidità, ed è infine tornato a parlare dell’Articolo 10 de Decreto Crescita, una misura che discrimina le piccole imprese e limita la libertà dei consumatori. Da qui l’annuncio che la Regione Toscana ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro questa parte del Decreto Crescita.
Questi gli spunti e gli obiettivi che CNA continuerà a perseguire nell’interesse delle imprese associate, dell’artigianato e della piccola e media imprenditoria.